Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 2 febbraio 2006 La polemica sulle autonomie speciali, dopo gli attacchi dei governatori di Veneto e Lombardia, si è spostata ieri alla Camera. A portare in aula l'argomento è stato il deputato Marco Boato (Verdi), che ha presentato un'interrogazione a risposta immediata. «L'ignoranza colossare - ha detto tra l'altro Boato - che Formigoni, sia pure con un linguaggio più rispettoso, e Galan, con un linguaggio offensivo e volgare, dimostrano nei confronti delle loro inadempienze, di quelle del Governo e delle capacità e competenze del Trentino e dell'Alto Adige è francamente sconcertante». L'onorevole trentino aveva infatti messo in evidenza che nulla risultano aver fatto né i due presidenti né il Governo dal 2001 ad oggi per attuare quel federalismo fiscale già previsto dalla Costituzione secondo la modifica introdotta dal centrosinistra, così come le due Regioni non hanno fatto nulla per acquisire quelle nuove competenze di cui potrebbero avvalersi. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha risposto che il governo, con la devolution, ha dato priorità «all'architettura istituzionale che deve precedere la razionalizzazione e la revisione del sistema della finanza pubblica regionale e locale. Ciò comporta che prima debba essere delineato l'assetto delle competenze tra Stato e regioni per poi dare corso alla legge di coordinamento della finanza pubblica». E il ministro ha indicato anche i tempi: tre anni per arrivare al federlismo fiscale. «Prendo in parole - ha replicato Boato - il ministro Giovanerdi rispetti ai programmi futuri. Ritengo tuttavia che tali programmi forse li realizzerà, e lo auspico, il governo Prodi». In serata, in una nota il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha replicato a Boato: «È inaccettabile che l'onorevole Boato in un Parlamento come al solito deserto, ma in diretta tv, davanti a una potenziale platea di milioni di spettatori, abbia attaccato due assenti, il sottoscritto e il presidente del Veneto Giancarlo Galan, che evidentemente non potevano rispondere. Dov'è la "par condicio" tanto invocata dal centro sinistra?». |
MARCO BOATO |
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